Tartu: la città estone più universitaria che c’è
Cosa Fare
Visita d'arte
Passeggiate
Fotografia
Come Arrivare
Raggiungibile facilmente con tutti i mezzi. Per maggiori informazioni consultare il sito: www.informagiovani-italia.com
Dove Mangiare
Provato da Saverio: Clicca Qui
Provato da Saverio: Clicca Qui
Ristoranti a Tartu: Clicca Qui
A nemmeno 200 chilometri a sud-est della capitale estone, si trova Tartu. La città, che prende vita sulle rive del fiume Emajōgi, è anche la seconda maggiore del Paese dopo, per l’appunto, Tallinn.
Tartu è particolarmente famosa per la sua università, fondata dal Re di Svezia nel lontano 1632. La scienza è sempre stata la materia protagonista del panorama universitario della città, sono infatti molti gli scienziati e i fisici di rilievo che sono stati formati proprio nella cittadina estone. Cultura a parte, il cuore del centro cittadino è senza dubbio la piazza del Municipio. L’edificio è stato costruito nel 1780 e si trova alle spalle della fontana Suudlevad Tudengiddi, che raffigura due giovani amanti che si baciano sotto un ombrello, diventata simbolo della città di Tartu.
Nella piazza si trova anche il Museo di Arte Moderna, particolare prima di tutto per la sua struttura esterna. L’edificio è infatti pendente, una torre di Pisa estone insomma. Altra carinissima curiosità della pizza, che farà impazzire sicuramente gli amanti delle foto, è la gigantesca cornice posta ad un angolo. Potrete prendere e girare la cornice per incorniciare l’edificio da voi preferito e poi fotografarlo in versione cartolina. A foto fatta vi consiglio di proseguire salendo le scalette alle spalle del Municipio. Queste vi condurranno sulla collina della Cattedrale (Toomemägi).
La collina è delimitata da due ponti, uno all’ingresso e l’altro all’uscita. I due ponti, oltre ad essere belli da vedere, hanno una storia particolare. Quello all’ingresso, bianco e splendente, prende il nome di Ponte dell’Angelo per la sua vicinanza al consolato britannico ed inglese, parola che in estone si dice “inglise” e che assomiglia molto ad “inglisild”, che per l’appunto significa angelo. Il secondo ponte, costruito nel 1913 in un nero scuro tipico del ferro, prese quindi il nome di Ponte del Diavolo.
Nella zona di Toomemägi si trovano la maggior parte degli edifici d’epoca, diversi monumenti dedicati a personaggi di spicco della tradizione scientifica e letteraria di Tartu e la cattedrale (Tartu toomkirk). Della imponente chiesa oggi non resta che uno scheletro senza cappello, molto simile all’abbazia di San Galgano. La cattedrale fu costruita nel XIII secolo e distrutta durante la Riforma nel 1525. In seguito ne fu ricostruita solo una parte per ospitare la biblioteca universitaria, che oggi è diventata il Museo di Storia dell’Università (che vi consiglio davvero di visitare). La cattedrale è visitabile acquistando un biglietto al costo di circa 4,00 € e comprende anche l’ingresso al museo.
Tartu non è forse la prima meta che ci viene in mente andando in Estonia, ma ha da offrire molto più di quello che pensiamo, quindi fossi in voi ci farei un pensierino!
Qualcosa in più: se avete tempo fate una passeggiata anche a Supilinn, o quartiere della zuppa, chiamato così perché le sue strade portano il nome di verdure o ingredienti utilizzati per cucinare la zuppa. Questo quartiere, oltre alla curiosità della zuppa, è molto caratteristico in quanto popolato da coloratissime case in legno che sembrano uscite da un’altra epoca.
Foto di Tartu
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Raggiungibile facilmente con tutti i mezzi. Per maggiori informazioni consultare il sito: www.informagiovani-italia.com
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A nemmeno 200 chilometri a sud-est della capitale estone, si trova Tartu. La città, che prende vita sulle rive del fiume Emajōgi, è anche la seconda maggiore del Paese dopo, per l’appunto, Tallinn.
Tartu è particolarmente famosa per la sua università, fondata dal Re di Svezia nel lontano 1632. La scienza è sempre stata la materia protagonista del panorama universitario della città, sono infatti molti gli scienziati e i fisici di rilievo che sono stati formati proprio nella cittadina estone. Cultura a parte, il cuore del centro cittadino è senza dubbio la piazza del Municipio. L’edificio è stato costruito nel 1780 e si trova alle spalle della fontana Suudlevad Tudengiddi, che raffigura due giovani amanti che si baciano sotto un ombrello, diventata simbolo della città di Tartu.
Nella piazza si trova anche il Museo di Arte Moderna, particolare prima di tutto per la sua struttura esterna. L’edificio è infatti pendente, una torre di Pisa estone insomma. Altra carinissima curiosità della pizza, che farà impazzire sicuramente gli amanti delle foto, è la gigantesca cornice posta ad un angolo. Potrete prendere e girare la cornice per incorniciare l’edificio da voi preferito e poi fotografarlo in versione cartolina. A foto fatta vi consiglio di proseguire salendo le scalette alle spalle del Municipio. Queste vi condurranno sulla collina della Cattedrale (Toomemägi).
La collina è delimitata da due ponti, uno all’ingresso e l’altro all’uscita. I due ponti, oltre ad essere belli da vedere, hanno una storia particolare. Quello all’ingresso, bianco e splendente, prende il nome di Ponte dell’Angelo per la sua vicinanza al consolato britannico ed inglese, parola che in estone si dice “inglise” e che assomiglia molto ad “inglisild”, che per l’appunto significa angelo. Il secondo ponte, costruito nel 1913 in un nero scuro tipico del ferro, prese quindi il nome di Ponte del Diavolo.
Nella zona di Toomemägi si trovano la maggior parte degli edifici d’epoca, diversi monumenti dedicati a personaggi di spicco della tradizione scientifica e letteraria di Tartu e la cattedrale (Tartu toomkirk). Della imponente chiesa oggi non resta che uno scheletro senza cappello, molto simile all’abbazia di San Galgano. La cattedrale fu costruita nel XIII secolo e distrutta durante la Riforma nel 1525. In seguito ne fu ricostruita solo una parte per ospitare la biblioteca universitaria, che oggi è diventata il Museo di Storia dell’Università (che vi consiglio davvero di visitare). La cattedrale è visitabile acquistando un biglietto al costo di circa 4,00 € e comprende anche l’ingresso al museo.
Tartu non è forse la prima meta che ci viene in mente andando in Estonia, ma ha da offrire molto più di quello che pensiamo, quindi fossi in voi ci farei un pensierino!
Qualcosa in più: se avete tempo fate una passeggiata anche a Supilinn, o quartiere della zuppa, chiamato così perché le sue strade portano il nome di verdure o ingredienti utilizzati per cucinare la zuppa. Questo quartiere, oltre alla curiosità della zuppa, è molto caratteristico in quanto popolato da coloratissime case in legno che sembrano uscite da un’altra epoca.