Natale in giro per il mondo

Natale nel Mondo

Ci piace fare gli anticonformisti, sentirci a volte i bastian contrari, la pecora nera in mezzo alle pecore bianche, l’unicorno alato che cammina tra i comuni mortali. Eppure, quando si tratta di certe tradizioni, non siamo poi così distanti l’uno dall’altro. Una di queste, probabilmente quella per eccellenza, è senza dubbio il Natale. No, non mi importa quanto proviate a fare i Grinch, nella mia visione quella creaturona verde e pelosetta non era poi così spinosa, aveva solo bisogno di affetto.

Quindi: alberi luccicanti, piazze gremite di mercatini dai toni verdi e rossi e pranzi bucolici che si protraggono per giorni, senza dubbio per la maggior parte di noi questo è quello che ci viene in mente sentendo la parola Natale. Ma non è certo tutto qui. Il mondo è grande amici miei ed io sono curioso, ecco perché sono andato alla ricerca delle più insolite e lontane tradizioni natalizie in giro per il pianeta.
Ne ho scoperte così tante che questo articolo potrebbe protrarsi all’infinito, ma mi limiterò a selezionarne per voi soltanto 10.

1. Mostri austriaci

Iniziamo con qualcosa che è tanto vicino quanto lontano. L’Austria non è poi così remota, eppure la loro tradizione si discosta notevolmente dalla nostra. Mentre siamo soliti pensare al Natale come una festa a misura di bambino, in Austria si cerca di terrorizzarli. Secondo la tradizione i bambini austriaci infatti avranno doni da San Nicola solo se saranno stati buoni durante l’anno, al contrario a fargli visita sarà il Krampus, complice malvagio proprio di San Nicola. Questa creatura spaventosa cattura i bambini cattivi e li porta con sé. Il tutto avviene nella prima settimana di dicembre, quando molte persone si travestono e girano per la strada spaventando i poveri bambini. Insomma, se dovessimo scoprire che i bimbi austriaci sono particolarmente buoni e dolci adesso sappiamo come mai.
Bonus: la medesima tradizione, anche se a volte il mostro va in giro con nomi differenti, si ritrova anche in Germania, Olanda, Francia, Ungheria e Slovenia (come vi raccontavo QUI).

2. Troll islandesi

Voliamo più a nord, dove la tradizione è lunga ben 13 giorni. In Islanda infatti, nei 13 giorni precedenti il Natale, vedrete aggirarsi 13 personaggi che pare somiglino a dei troll. Questi simpaticoni si chiamano Jólasveinar e fanno visita ai bambini durante le 13 notti (un simil-troll per notte). I bambini lasceranno le loro scarpe più belle sulla finestra prima di andare a dormire, così ogni notte un diverso Jólasveinar lascerà loro un dono.. o una patata marcia se si tratta di bambini cattivi.

3. La capra svedese

Siamo a Gavle, in Svezia, dove ogni anno da circa 50 anni viene allestita la grande Capra Yule. La struttura dell’animale è fatta di paglia, vanta 13 metri di altezza e si trova nella piazza del Castello di Gavle.
Questa simpatica capretta, oltre ad essere lei stessa tradizione natalizia, ha involontariamente dato vita ad un’altra usanza: quella di tentare di bruciare la capra gigante. Non dovrebbe essere un lavoro tanto semplice ma gli svedesi ci sono già riusciti 29 volte.

4. Caccia alle scope in Norvegia

Restiamo nel nord Europa per parlare di una delle tradizioni sicuramente più particolari e meno ortodosse della zona. I norvegesi, fedeli ad una tradizione di secoli e secoli fa, nel periodo natalizio sono soliti nascondere le loro scope migliori ed evitare le pulizie. A quanto pare, secondo la tradizione, streghe e spiriti maligni durante la vigilia di Natale ne approfittano per uscire allo scoperto in cerca di scope da cavalcare. Quindi se vi trovate in Norvegia mi raccomando, nascondete tutte le scope come si deve prima di uscire a visitare il Pepperkakebyen, il più grande villaggio di pan di zenzero al mondo.

5. Ragni in Ucraina

Andiamo verso est, dove le decorazioni natalizie sono decisamente inusuali. In Ucraina infatti non troverete le solite palline multicolore a decorare gli alberi di Natale, ma molto più probabilmente vedrete ragni e ragnatele utilizzati come addobbi. La leggenda narra che, tanto tempo fa, una donna molto povera la mattina del 25 dicembre trovò il suo alberello, privo di decorazioni ma pieno di ragnatele, con i fili che si erano tramutati in oro e argento. Ecco perché oggi per gli ucraini queste decorazioni sono diventate piuttosto popolari. Insomma, magari non bellissimo ma se porta fortuna potrei provarci.

6. Pattinare in Venezuela

Voliamo lontani dalla nostra Europa ed atterriamo in Venezuela, dove le tradizioni viaggiano sulle rotelle. Perché se recarsi alla Santa Messa per celebrare il Natale non è per niente insolito lo è andarci viaggiando sui pattini a rotelle. A Caracas questa usanza per noi tanto strana è invece così popolare che addirittura alcune strade vengono chiuse al traffico per consentire alle persone di pattinare in tutta sicurezza. Un Natale da provare direi!

7. La notte dei ravanelli in Messico

Ad Oaxaca, in Messico, il 23 dicembre viene celebrata questa particolare tradizione che vede protagonisti i ravanelli. Durante la Notte dei Ravanelli vengono intagliate meravigliose sculture utilizzando proprio questi particolari ortaggi. Le opere sono ovviamente a tema natalizio.

8. Candeline colombiane

In Colombia la tradizione è più sobria ma non meno spettacolare. Qui a dare il via alle varie celebrazioni per le festività natalizie ci pensa il Giorno delle Candeline, che corrisponde a quello dell’Immacolata Concezione.
Durante questa giornata i colombiani accendono candele e lanterne di ogni genere da posizionare sulle finestre o nei cortili. A Quimbaya, dove i diversi quartieri si sfidano nel creare illuminazioni spettacolari, potrete vedere alcune delle più belle creazioni luminose.

9. Luci in Canada

A Toronto, per dare il via alle festività, si svolge ogni anni la Cavalcade of Lights. Questo festival di luci comprende più di 300.000 corpi luminosi a risparmio energetico che illuminano la piazza e l’albero di Natale. In aggiunta potrete assistere anche a spettacolari giochi pirotecnici e pattinare sulla pista ghiacciata.

10. Pranzi alternativi in Giappone

Senza dubbio la tradizione più insolita, soprattutto per noi italiani che consideriamo il pranzo di Natale un vero e proprio rito. In Giappone il Natale non è una festività così sentita, quindi non aspettatevi cenoni e parenti per giorni interi. Anzi, negli ultimi anni la tradizione è diventata sempre più easy, così tanto che la maggior parte dei giapponesi sono soliti passare il Natale concedendosi una bella abbuffata di pollo nella celebre catena Kentucky Fried Chicken.
Simpatico, ma niente a che vedere con il sugo della nonna.

Direi che ne abbiamo per tutti i gusti. Adesso potete decidere di sfuggire ai pranzi infiniti con i parenti che vi domandano di lauree, lavori e fidanzatini/e scegliendo di raggiungere la meta con la tradizione a voi più affine. Ovviamente facendomi sapere qual è, lo sapete che sono curioso!

BUON PRIMO NATALE INSIEME amici miei,
da me e dai miei psicologi!

Ci piace fare gli anticonformisti, sentirci a volte i bastian contrari, la pecora nera in mezzo alle pecore bianche, l’unicorno alato che cammina tra i comuni mortali. Eppure, quando si tratta di certe tradizioni, non siamo poi così distanti l’uno dall’altro. Una di queste, probabilmente quella per eccellenza, è senza dubbio il Natale. No, non mi importa quanto proviate a fare i Grinch, nella mia visione quella creaturona verde e pelosetta non era poi così spinosa, aveva solo bisogno di affetto.

Quindi: alberi luccicanti, piazze gremite di mercatini dai toni verdi e rossi e pranzi bucolici che si protraggono per giorni, senza dubbio per la maggior parte di noi questo è quello che ci viene in mente sentendo la parola Natale. Ma non è certo tutto qui. Il mondo è grande amici miei ed io sono curioso, ecco perché sono andato alla ricerca delle più insolite e lontane tradizioni natalizie in giro per il pianeta.
Ne ho scoperte così tante che questo articolo potrebbe protrarsi all’infinito, ma mi limiterò a selezionarne per voi soltanto 10.

1. Mostri austriaci

Iniziamo con qualcosa che è tanto vicino quanto lontano. L’Austria non è poi così remota, eppure la loro tradizione si discosta notevolmente dalla nostra. Mentre siamo soliti pensare al Natale come una festa a misura di bambino, in Austria si cerca di terrorizzarli. Secondo la tradizione i bambini austriaci infatti avranno doni da San Nicola solo se saranno stati buoni durante l’anno, al contrario a fargli visita sarà il Krampus, complice malvagio proprio di San Nicola. Questa creatura spaventosa cattura i bambini cattivi e li porta con sé. Il tutto avviene nella prima settimana di dicembre, quando molte persone si travestono e girano per la strada spaventando i poveri bambini. Insomma, se dovessimo scoprire che i bimbi austriaci sono particolarmente buoni e dolci adesso sappiamo come mai.
Bonus: la medesima tradizione, anche se a volte il mostro va in giro con nomi differenti, si ritrova anche in Germania, Olanda, Francia, Ungheria e Slovenia (come vi raccontavo QUI).

2. Troll islandesi

Voliamo più a nord, dove la tradizione è lunga ben 13 giorni. In Islanda infatti, nei 13 giorni precedenti il Natale, vedrete aggirarsi 13 personaggi che pare somiglino a dei troll. Questi simpaticoni si chiamano Jólasveinar e fanno visita ai bambini durante le 13 notti (un simil-troll per notte). I bambini lasceranno le loro scarpe più belle sulla finestra prima di andare a dormire, così ogni notte un diverso Jólasveinar lascerà loro un dono.. o una patata marcia se si tratta di bambini cattivi.

3. La capra svedese

Siamo a Gavle, in Svezia, dove ogni anno da circa 50 anni viene allestita la grande Capra Yule. La struttura dell’animale è fatta di paglia, vanta 13 metri di altezza e si trova nella piazza del Castello di Gavle.
Questa simpatica capretta, oltre ad essere lei stessa tradizione natalizia, ha involontariamente dato vita ad un’altra usanza: quella di tentare di bruciare la capra gigante. Non dovrebbe essere un lavoro tanto semplice ma gli svedesi ci sono già riusciti 29 volte.

4. Caccia alle scope in Norvegia

Restiamo nel nord Europa per parlare di una delle tradizioni sicuramente più particolari e meno ortodosse della zona. I norvegesi, fedeli ad una tradizione di secoli e secoli fa, nel periodo natalizio sono soliti nascondere le loro scope migliori ed evitare le pulizie. A quanto pare, secondo la tradizione, streghe e spiriti maligni durante la vigilia di Natale ne approfittano per uscire allo scoperto in cerca di scope da cavalcare. Quindi se vi trovate in Norvegia mi raccomando, nascondete tutte le scope come si deve prima di uscire a visitare il Pepperkakebyen, il più grande villaggio di pan di zenzero al mondo.

5. Ragni in Ucraina

Andiamo verso est, dove le decorazioni natalizie sono decisamente inusuali. In Ucraina infatti non troverete le solite palline multicolore a decorare gli alberi di Natale, ma molto più probabilmente vedrete ragni e ragnatele utilizzati come addobbi. La leggenda narra che, tanto tempo fa, una donna molto povera la mattina del 25 dicembre trovò il suo alberello, privo di decorazioni ma pieno di ragnatele, con i fili che si erano tramutati in oro e argento. Ecco perché oggi per gli ucraini queste decorazioni sono diventate piuttosto popolari. Insomma, magari non bellissimo ma se porta fortuna potrei provarci.

6. Pattinare in Venezuela

Voliamo lontani dalla nostra Europa ed atterriamo in Venezuela, dove le tradizioni viaggiano sulle rotelle. Perché se recarsi alla Santa Messa per celebrare il Natale non è per niente insolito lo è andarci viaggiando sui pattini a rotelle. A Caracas questa usanza per noi tanto strana è invece così popolare che addirittura alcune strade vengono chiuse al traffico per consentire alle persone di pattinare in tutta sicurezza. Un Natale da provare direi!

7. La notte dei ravanelli in Messico

Ad Oaxaca, in Messico, il 23 dicembre viene celebrata questa particolare tradizione che vede protagonisti i ravanelli. Durante la Notte dei Ravanelli vengono intagliate meravigliose sculture utilizzando proprio questi particolari ortaggi. Le opere sono ovviamente a tema natalizio.

8. Candeline colombiane

In Colombia la tradizione è più sobria ma non meno spettacolare. Qui a dare il via alle varie celebrazioni per le festività natalizie ci pensa il Giorno delle Candeline, che corrisponde a quello dell’Immacolata Concezione.
Durante questa giornata i colombiani accendono candele e lanterne di ogni genere da posizionare sulle finestre o nei cortili. A Quimbaya, dove i diversi quartieri si sfidano nel creare illuminazioni spettacolari, potrete vedere alcune delle più belle creazioni luminose.

9. Luci in Canada

A Toronto, per dare il via alle festività, si svolge ogni anni la Cavalcade of Lights. Questo festival di luci comprende più di 300.000 corpi luminosi a risparmio energetico che illuminano la piazza e l’albero di Natale. In aggiunta potrete assistere anche a spettacolari giochi pirotecnici e pattinare sulla pista ghiacciata.

10. Pranzi alternativi in Giappone

Senza dubbio la tradizione più insolita, soprattutto per noi italiani che consideriamo il pranzo di Natale un vero e proprio rito. In Giappone il Natale non è una festività così sentita, quindi non aspettatevi cenoni e parenti per giorni interi. Anzi, negli ultimi anni la tradizione è diventata sempre più easy, così tanto che la maggior parte dei giapponesi sono soliti passare il Natale concedendosi una bella abbuffata di pollo nella celebre catena Kentucky Fried Chicken.
Simpatico, ma niente a che vedere con il sugo della nonna.

Direi che ne abbiamo per tutti i gusti. Adesso potete decidere di sfuggire ai pranzi infiniti con i parenti che vi domandano di lauree, lavori e fidanzatini/e scegliendo di raggiungere la meta con la tradizione a voi più affine. Ovviamente facendomi sapere qual è, lo sapete che sono curioso!

BUON PRIMO NATALE INSIEME amici miei,
da me e dai miei psicologi!

Ci piace fare gli anticonformisti, sentirci a volte i bastian contrari, la pecora nera in mezzo alle pecore bianche, l’unicorno alato che cammina tra i comuni mortali. Eppure, quando si tratta di certe tradizioni, non siamo poi così distanti l’uno dall’altro. Una di queste, probabilmente quella per eccellenza, è senza dubbio il Natale. No, non mi importa quanto proviate a fare i Grinch, nella mia visione quella creaturona verde e pelosetta non era poi così spinosa, aveva solo bisogno di affetto.
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