Halloween in giro per il mondo
“This is Halloween, everybody make a scene
Trick or treat till the neighbors gonna die of fright
It's our town, everybody scream
In this town of Halloween”
Se chiedete a me, la prima cosa che mi viene in mente sentendo parlare di Halloween è Nightmare Before Christmas, il film d’animazione per eccellenza se si parla della notte delle streghe. Oggi questa festa è fatta per lo più di dolci, costumi, zucche e film dell’orrore, ma la storia di questa macabra ricorrenza ha origine molto prima del film di Tim Burton. Halloween affonda le sue radici in terra irlandese, nella festa celtica conosciuta con il nome di Samhein che celebra la fine della stagione estiva, del raccolto e la dipartita delle anime dei defunti.
Nel periodo della Grande Carestia questa festa migrò insieme agli irlandesi verso l’America, dove perse però i suoi caratteri spirituali per diventare una celebrazione di massa a tema macabro. Da quel momento in poi, un po’ alla volta, la macabra notte delle zucche ha viaggiato in lungo ed in largo raggiungendo gli angoli più remoti del nostro pianeta. Un po' come succede con le persone, i viaggi a quanto pare cambiano anche le festività, così il vecchio Halloween spostandosi a desta e a manca ha assunto molti volti differenti.
Quindi amici, zucche aperte e andiamo a vedere quali sono alcune di queste mille facce.
1. In Irlanda
Iniziamo subito con la madre di questa ricorrenza. In Irlanda ancora oggi resistono i tradizionali riti celtici, dove si accendono falò ed i bambini escono in costume. La tradizione del dolcetto o scherzetto è arrivata anche qui, ma il più tipico cibo di Halloween resta il Barm Brack, un pane dolce con uvetta. Al suo interno potrete trovare anche un anello o una monetina che vengono inserite come portafortuna per chi le trova. Il fortunato che troverà la monetina diventerà ricco entro l’anno, colui che si accaparrerà l’anello invece si sposerà.. insomma, se ci tenete a rimanere scapoli non andate a festeggiare Halloween in Irlanda!
2. In Inghilterra
Rimaniamo nei paraggi con l’Inghilterra, dove la tradizione è altrettanto antica. I bambini inglesi erano soliti realizzare i Punkies, pupazzetti intagliati nelle barbabietole. Per allontanare gli spiriti venivano invece fatte delle lanterne con le rape e accesi dei falò in cui si lanciavano degli oggetti. Dal lancio si potevano anche avere indicazioni sul proprio futuro, ad esempio, se due giovani lanciavano qualcosa che finiva per esplodere avrebbero probabilmente avuto un matrimonio burrascoso. Se state pensando di andare a chiedere informazioni sul vostro futuro ai falò inglesi però devo darvi una delusione, infatti ormai queste tradizioni sono state perse in favore dei più classici festeggiamenti americani.
3. In Austria
In Austria invece di scacciare gli spiriti dei defunti è tradizione dar loro il benvenuto. Esatto, gli austriaci sono soliti lasciare sul tavolo pane, acqua ed una lampada accesa prima di coricarsi.. un po’ come se ad arrivare fosse Babbo Natale, per intenderci.
4. In Belgio
Qui la tradizione è più tranquilla. Si usa infatti accendere delle candele, che resteranno accese durante la notte, in memoria dei propri cari defunti.
5. In Germania
Non toccate i coltelli se vi trovate in Germania il 31 ottobre amici miei. I tedeschi infatti nella notte di Halloween non solo non li utilizzano, ma addirittura li nascondono. A quanto pare con i coltelli è possibile ferire gli spiriti e loro non vogliono assolutamente correre tale rischio.
6. In Svezia
In Svezia la notte dei morti è conosciuta come Alla Helgons Dag ed è una ricorrenza del tutto particolare e dall’aria suggestiva. Niente zucche e fantasmi per gli svedesi, qui la celebrazione avviene il primo sabato di novembre al calar del sole, quando migliaia di persone si raccolgono in luoghi come lo Skogskyrkogården, cimitero del bosco, per accedere candele in memoria dei defunti.
7. In Slovacchia
Secondo la tradizione slovacca vengono poste delle sedie davanti al caminetto, una per ogni membro in vita ed una per ogni defunto. Insomma, si potrebbe dire che agli slovacchi piace vincere facile al gioco delle sedie.
8. In Cina
Qui la ricorrenza è conosciuta con il nome di Teng Chieh e prevede che le persone posizionino acqua e cibo di fronte alle fotografie di familiari che si sono allontanati. Per coloro che non ci sono più vengono invece accesi falò e lanterne per illuminare i sentieri degli spiriti.
9. In Canada
La tradizione di Halloween è arrivata in Canada nel 1800 con gli immigrati da Scozia ed Irlanda. Qui come in America la festività ha mutato però i suoi connotati diventando quella che conosciamo anche noi oggi tutta zucche intagliate e dolcetti da mal di pancia.
10. In Italia
Parlare di tradizione sarebbe eccessivo, nelle nostre case la notte di Halloween è arrivata un po’ alla volta negli ultimi vent’anni. Non ci sono quindi rituali o speciali abitudini che siano state tramandate dai nostri avi fino a noi, piuttosto c’è l’intenzione di fare festa, abbuffarsi di dolciumi e mascherarsi emulando qualche personaggio spaventoso.
Potrei probabilmente andare avanti a parlare fino ad arrivare all’Halloween di qualche popolazione indigena, ma stiamo parlando della notte più terrificante dell’anno e 10 storie per stavolta possono essere sufficienti per spaventare amici e parenti.. o forse no?
Se ne conoscete altre, o se avete voi stessi avviato una qualche tradizione di Halloween raccontatemi tutto, sono in ascolto!
“This is Halloween, everybody make a scene
Trick or treat till the neighbors gonna die of fright
It's our town, everybody scream
In this town of Halloween”
Se chiedete a me, la prima cosa che mi viene in mente sentendo parlare di Halloween è Nightmare Before Christmas, il film d’animazione per eccellenza se si parla della notte delle streghe. Oggi questa festa è fatta per lo più di dolci, costumi, zucche e film dell’orrore, ma la storia di questa macabra ricorrenza ha origine molto prima del film di Tim Burton. Halloween affonda le sue radici in terra irlandese, nella festa celtica conosciuta con il nome di Samhein che celebra la fine della stagione estiva, del raccolto e la dipartita delle anime dei defunti.
Nel periodo della Grande Carestia questa festa migrò insieme agli irlandesi verso l’America, dove perse però i suoi caratteri spirituali per diventare una celebrazione di massa a tema macabro. Da quel momento in poi, un po’ alla volta, la macabra notte delle zucche ha viaggiato in lungo ed in largo raggiungendo gli angoli più remoti del nostro pianeta. Un po' come succede con le persone, i viaggi a quanto pare cambiano anche le festività, così il vecchio Halloween spostandosi a desta e a manca ha assunto molti volti differenti.
Quindi amici, zucche aperte e andiamo a vedere quali sono alcune di queste mille facce.
1. In Irlanda
Iniziamo subito con la madre di questa ricorrenza. In Irlanda ancora oggi resistono i tradizionali riti celtici, dove si accendono falò ed i bambini escono in costume. La tradizione del dolcetto o scherzetto è arrivata anche qui, ma il più tipico cibo di Halloween resta il Barm Brack, un pane dolce con uvetta. Al suo interno potrete trovare anche un anello o una monetina che vengono inserite come portafortuna per chi le trova. Il fortunato che troverà la monetina diventerà ricco entro l’anno, colui che si accaparrerà l’anello invece si sposerà.. insomma, se ci tenete a rimanere scapoli non andate a festeggiare Halloween in Irlanda!
2. In Inghilterra
Rimaniamo nei paraggi con l’Inghilterra, dove la tradizione è altrettanto antica. I bambini inglesi erano soliti realizzare i Punkies, pupazzetti intagliati nelle barbabietole. Per allontanare gli spiriti venivano invece fatte delle lanterne con le rape e accesi dei falò in cui si lanciavano degli oggetti. Dal lancio si potevano anche avere indicazioni sul proprio futuro, ad esempio, se due giovani lanciavano qualcosa che finiva per esplodere avrebbero probabilmente avuto un matrimonio burrascoso. Se state pensando di andare a chiedere informazioni sul vostro futuro ai falò inglesi però devo darvi una delusione, infatti ormai queste tradizioni sono state perse in favore dei più classici festeggiamenti americani.
3. In Austria
In Austria invece di scacciare gli spiriti dei defunti è tradizione dar loro il benvenuto. Esatto, gli austriaci sono soliti lasciare sul tavolo pane, acqua ed una lampada accesa prima di coricarsi.. un po’ come se ad arrivare fosse Babbo Natale, per intenderci.
4. In Belgio
Qui la tradizione è più tranquilla. Si usa infatti accendere delle candele, che resteranno accese durante la notte, in memoria dei propri cari defunti.
5. In Germania
Non toccate i coltelli se vi trovate in Germania il 31 ottobre amici miei. I tedeschi infatti nella notte di Halloween non solo non li utilizzano, ma addirittura li nascondono. A quanto pare con i coltelli è possibile ferire gli spiriti e loro non vogliono assolutamente correre tale rischio.
6. In Svezia
In Svezia la notte dei morti è conosciuta come Alla Helgons Dag ed è una ricorrenza del tutto particolare e dall’aria suggestiva. Niente zucche e fantasmi per gli svedesi, qui la celebrazione avviene il primo sabato di novembre al calar del sole, quando migliaia di persone si raccolgono in luoghi come lo Skogskyrkogården, cimitero del bosco, per accedere candele in memoria dei defunti.
7. In Slovacchia
Secondo la tradizione slovacca vengono poste delle sedie davanti al caminetto, una per ogni membro in vita ed una per ogni defunto. Insomma, si potrebbe dire che agli slovacchi piace vincere facile al gioco delle sedie.
8. In Cina
Qui la ricorrenza è conosciuta con il nome di Teng Chieh e prevede che le persone posizionino acqua e cibo di fronte alle fotografie di familiari che si sono allontanati. Per coloro che non ci sono più vengono invece accesi falò e lanterne per illuminare i sentieri degli spiriti.
9. In Canada
La tradizione di Halloween è arrivata in Canada nel 1800 con gli immigrati da Scozia ed Irlanda. Qui come in America la festività ha mutato però i suoi connotati diventando quella che conosciamo anche noi oggi tutta zucche intagliate e dolcetti da mal di pancia.
10. In Italia
Parlare di tradizione sarebbe eccessivo, nelle nostre case la notte di Halloween è arrivata un po’ alla volta negli ultimi vent’anni. Non ci sono quindi rituali o speciali abitudini che siano state tramandate dai nostri avi fino a noi, piuttosto c’è l’intenzione di fare festa, abbuffarsi di dolciumi e mascherarsi emulando qualche personaggio spaventoso.
Potrei probabilmente andare avanti a parlare fino ad arrivare all’Halloween di qualche popolazione indigena, ma stiamo parlando della notte più terrificante dell’anno e 10 storie per stavolta possono essere sufficienti per spaventare amici e parenti.. o forse no?
Se ne conoscete altre, o se avete voi stessi avviato una qualche tradizione di Halloween raccontatemi tutto, sono in ascolto!