8 Giorni in Sardegna – Itinerario di viaggio

Itinerario della Sardegna

Se state pensando di pianificare un giretto on the road in Sardegna, la mia esperienza in terra sarda potrebbe regalarvi qualche spunto.

Tutto è iniziato con un biglietto a metà prezzo. Infatti, se avete la possibilità di andare in vacanza nell’ultima settimana di agosto o nelle prime settimane di settembre, potrete rimanere positivamente colpiti da qualche offerta che vi farà risparmiare un bel po’ di soldini per il traghetto (vi consiglio di dare un occhiata a questo comparatore di prezzi per trovare le migliori offerte: ).
Per gli alloggi ho invece prenotato per tempo su Booking.com (utilizza questo link per ottenere uno sconto del 10%: ).

DAY 1: Olbia e Sassari


Arrivato col traghetto ad Olbia in un bel pomeriggio di fine agosto, mi sono incamminato subito verso Sassari (raggiungibile in 1 ora e mezza di auto), seconda città dell’isola per grandezza. Raggiunto l’alloggio che avevo prenotato (link QUI), ho scaricato le valige e sono rimasto in loco per fare un giro e gustarmi una pizza in un vicino locale. Con il sole ormai tramontato ho fatto qualche programma per il giorno successivo prima di coricarmi nel letto per recuperare un po’ di energie.


DAY 2: La Pelosa, Le Saline, Cala Lupo e Sassari


Dopo una bella dormita ed una ricca colazione sono pronto a partire. Intenzionato a godermi più di una spiaggia, raggiungo al mattino presto La Pelosa, famosissima spiaggia di Stintino presa d’assalto dai turisti ogni anno. Non sono un amante dei luoghi affollati e qui è difficile trovare anche solo un fazzoletto di sabbia, ma l’acqua cristallina e il paesaggio (forse) meritano lo sforzo. Devo dire la verità, la mia sosta qui è stata brevissima e mi sono defilato sulla vicina spiaggia Le Saline, molto più vivibile ed altrettanto bella.
Dopo pranzo ho smontato ombrellone ed attrezzatura varia per dirigermi a Cala Lupo, piccola spiaggetta rocciosa caratterizzata da fondale basso ed acqua trasparente (sarò stato fortunato ma era anche semi-deserta).

Alla sera sono uscito per visitare il centro di Sassari e provare una consigliatissima spaghetteria (link QUI).

DAY 3: Escala de Cabirol e Bosa


Lasciata Sassari alle spalle mi dirigo verso la Escala del Cabirol, una scalinata composta da oltre 650 gradini che regala un panorama mozzafiato e porta dritti fino alle Grotte di Nettuno, raggiungibili anche via mare. La “scalata pedonale” è abbastanza faticosa, ma merita Il costo del biglietto (circa 3 euro).

Dopo questa bella camminata a picco sul mare mi dirigo verso Bosa, famosa cittadina situata nella parte ovest dell’isola, caratteristica per i suoi mille colori. Qui c’è una buonissima pizzeria a taglio, famosa in paese (aspettatevi di fare la fila) che vi consiglio (link QUI). Dopo una bella mangiata mi sono goduto in spiaggia un suggestivo tramonto prima di tornare sereno e rilassato in camera.


DAY 4: Is Arutas e Bosa


Il mio quarto giorno inizia con una ricca colazione nel suggestivo centro di Bosa. Decido poi di raggiungere la spiaggia di Is Arutas, situata nella penisola del Sinis, intenzionato a prendere un po’ di sole e fare qualche nuotata. Al posto della sabbia qui troviamo tanti granelli di quarzo che regalano all’acqua delle sfumature bellissime. Mi ero portato il pranzo a sacco quindi ho passato qui quasi tutta la giornata.

Per cena invece sono tornato a Bosa, gustandomi un buon pasto al ristorante Sa Nassa (link QUI).


DAY 5: San Giovanni di Sinis e S'Archittu


Mi rimetto in marcia la mattina presto per raggiungere San Giovanni di Sinis, una delle località che più ho apprezzato della parte centro-occidentale della Sardegna. Oltre all’incantevole spiaggia che si estende per circa 2 chilometri, è possibile visitare anche la Necropoli di Tharros e/o apprezzare il panorama mozzafiato dalla Torre spagnola, alta circa 15 metri.

Un'altra meta che non potevo farmi mancare è la spiaggia di S’Archittu, famosa per un arco creatosi nella roccia per effetto dell’erosione del mare, utilizzato da molti bagnanti come trampolino da cui tuffarsi nell’acqua trasparente che lo circonda. Io non ho voluto correre il rischio, un po’ per la fila, un po’ (tanto) per la fifa…


DAY 6: Castello di Bosa e Baunei


Decido di abbandonare costume e ciabatte per dedicare la mattinata alla visita del Castello di Bosa, edificato a partire dal lontano XII secolo. Camminare sopra le mura ed ammirare Bosa dall’alto merita sicuramente il prezzo del biglietto (5 euro).

Finita la visita prendo le valigie e mi metto in marcia verso Baunei (tagliare l’isola da Ovest ad Est è stato uno splendido tuffo nella cultura sarda), suggestivo paesino situato a circa 500 metri di altezza: il panorama offerto è mozzafiato. Nel tardo pomeriggio decido quindi di “scendere” fino a Santa Maria Navarrese per godermi il tramonto in spiaggia e cenare in riva al mare.


DAY 7: Cala Fuili


È il momento di visitare Cala Gonone, una delle località Sarde più apprezzate dai turisti di tutto il mondo. Questa zona di costa comprende infatti alcune delle più belle calette dell’isola, tra cui: Cala Luna, Cala Biriola e Cala Sisine. Io ho deciso di sostare a Cala Fuili, caletta raggiungibile esclusivamente a piedi, dopo una lunga e ripida discesa di scalini che separano la strada dal livello del mare. Inutile dire che la fatica fatta è stata ampiamente ripagata dallo splendido mix di acqua cristallina, grotte e vegetazione.


DAY 8: Cala Liberotto e San Teodoro


È arrivato l’ultimo giorno utile prima del mio ritorno a casa. Ne approfitto così per fare un ultimo bagno nella splendida spiaggia di Cala Liberotto ed una sosta serale a San Teodoro, dove ho apprezzato dell’ottimo sushi (link QUI).
Lasciato il cuore in questa fantastica isola, è tempo di riprendere il traghetto e pianificare il prossimo viaggio!

16

Luoghi Visitati

702

Km Percorsi

590

Foto Scattate

Se state pensando di pianificare un giretto on the road in Sardegna, la mia esperienza in terra sarda potrebbe regalarvi qualche spunto.

Tutto è iniziato con un biglietto a metà prezzo. Infatti, se avete la possibilità di andare in vacanza nell’ultima settimana di agosto o nelle prime settimane di settembre, potrete rimanere positivamente colpiti da qualche offerta che vi farà risparmiare un bel po’ di soldini per il traghetto (vi consiglio di dare un occhiata a questo comparatore di prezzi per trovare le migliori offerte: ).
Per gli alloggi ho invece prenotato per tempo su Booking.com (utilizza questo link per ottenere uno sconto del 10%: ).

DAY 1: Olbia e Sassari


Arrivato col traghetto ad Olbia in un bel pomeriggio di fine agosto, mi sono incamminato subito verso Sassari (raggiungibile in 1 ora e mezza di auto), seconda città dell’isola per grandezza. Raggiunto l’alloggio che avevo prenotato (link QUI), ho scaricato le valige e sono rimasto in loco per fare un giro e gustarmi una pizza in un vicino locale. Con il sole ormai tramontato ho fatto qualche programma per il giorno successivo prima di coricarmi nel letto per recuperare un po’ di energie.

DAY 2: La Pelosa, Le Saline, Cala Lupo e Sassari


Dopo una bella dormita ed una ricca colazione sono pronto a partire. Intenzionato a godermi più di una spiaggia, raggiungo al mattino presto La Pelosa, famosissima spiaggia di Stintino presa d’assalto dai turisti ogni anno. Non sono un amante dei luoghi affollati e qui è difficile trovare anche solo un fazzoletto di sabbia, ma l’acqua cristallina e il paesaggio (forse) meritano lo sforzo. Devo dire la verità, la mia sosta qui è stata brevissima e mi sono defilato sulla vicina spiaggia Le Saline, molto più vivibile ed altrettanto bella.
Dopo pranzo ho smontato ombrellone ed attrezzatura varia per dirigermi a Cala Lupo, piccola spiaggetta rocciosa caratterizzata da fondale basso ed acqua trasparente (sarò stato fortunato ma era anche semi-deserta).


Alla sera sono uscito per visitare il centro di Sassari e provare una consigliatissima spaghetteria (link QUI).

DAY 3: Escala de Cabirol e Bosa


Lasciata Sassari alle spalle mi dirigo verso la Escala del Cabirol, una scalinata composta da oltre 650 gradini che regala un panorama mozzafiato e porta dritti fino alle Grotte di Nettuno, raggiungibili anche via mare. La “scalata pedonale” è abbastanza faticosa, ma merita Il costo del biglietto (circa 3 euro).


Dopo questa bella camminata a picco sul mare mi dirigo verso Bosa, famosa cittadina situata nella parte ovest dell’isola, caratteristica per i suoi mille colori. Qui c’è una buonissima pizzeria a taglio, famosa in paese (aspettatevi di fare la fila) che vi consiglio (link QUI). Dopo una bella mangiata mi sono goduto in spiaggia un suggestivo tramonto prima di tornare sereno e rilassato in camera.


DAY 4: Is Arutas e Bosa


Il mio quarto giorno inizia con una ricca colazione nel suggestivo centro di Bosa. Decido poi di raggiungere la spiaggia di Is Arutas, situata nella penisola del Sinis, intenzionato a prendere un po’ di sole e fare qualche nuotata. Al posto della sabbia qui troviamo tanti granelli di quarzo che regalano all’acqua delle sfumature bellissime. Mi ero portato il pranzo a sacco quindi ho passato qui quasi tutta la giornata.


Per cena invece sono tornato a Bosa, gustandomi un buon pasto al ristorante Sa Nassa (link QUI).


DAY 5: San Giovanni di Sinis e S'Archittu


Mi rimetto in marcia la mattina presto per raggiungere San Giovanni di Sinis, una delle località che più ho apprezzato della parte centro-occidentale della Sardegna. Oltre all’incantevole spiaggia che si estende per circa 2 chilometri, è possibile visitare anche la Necropoli di Tharros e/o apprezzare il panorama mozzafiato dalla Torre spagnola, alta circa 15 metri.


Un'altra meta che non potevo farmi mancare è la spiaggia di S’Archittu, famosa per un arco creatosi nella roccia per effetto dell’erosione del mare, utilizzato da molti bagnanti come trampolino da cui tuffarsi nell’acqua trasparente che lo circonda. Io non ho voluto correre il rischio, un po’ per la fila, un po’ (tanto) per la fifa…


DAY 6: Castello di Bosa e Baunei


Decido di abbandonare costume e ciabatte per dedicare la mattinata alla visita del Castello di Bosa, edificato a partire dal lontano XII secolo. Camminare sopra le mura ed ammirare Bosa dall’alto merita sicuramente il prezzo del biglietto (5 euro).


Finita la visita prendo le valigie e mi metto in marcia verso Baunei (tagliare l’isola da Ovest ad Est è stato uno splendido tuffo nella cultura sarda), suggestivo paesino situato a circa 500 metri di altezza: il panorama offerto è mozzafiato. Nel tardo pomeriggio decido quindi di “scendere” fino a Santa Maria Navarrese per godermi il tramonto in spiaggia e cenare in riva al mare.


DAY 7: Cala Fuili


È il momento di visitare Cala Gonone, una delle località Sarde più apprezzate dai turisti di tutto il mondo. Questa zona di costa comprende infatti alcune delle più belle calette dell’isola, tra cui: Cala Luna, Cala Biriola e Cala Sisine. Io ho deciso di sostare a Cala Fuili, caletta raggiungibile esclusivamente a piedi, dopo una lunga e ripida discesa di scalini che separano la strada dal livello del mare. Inutile dire che la fatica fatta è stata ampiamente ripagata dallo splendido mix di acqua cristallina, grotte e vegetazione.


DAY 8: Cala Liberotto e San Teodoro


È arrivato l’ultimo giorno utile prima del mio ritorno a casa. Ne approfitto così per fare un ultimo bagno nella splendida spiaggia di Cala Liberotto ed una sosta serale a San Teodoro, dove ho apprezzato dell’ottimo sushi (link QUI).
Lasciato il cuore in questa fantastica isola, è tempo di riprendere il traghetto e pianificare il prossimo viaggio!

Se state pensando di pianificare un giretto on the road in Sardegna, la mia esperienza in terra sarda potrebbe regalarvi qualche spunto. Tutto è iniziato con un biglietto a metà prezzo. Infatti, se avete la possibilità di andare in vacanza nell’ultima settimana di agosto o nelle prime settimane di settembre, potrete rimanere positivamente colpiti da qualche offerta che vi farà risparmiare un bel po’ di soldini per il traghetto.

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2 Comments

  1. NCC Sassari ha detto:

    Complimenti, splendido itinerario. Speriamo terminino presto queste restrizioni per poter nuovamente accogliere i turisti.

  2. Turris Travel ha detto:

    Ci auguriamo che questa pandemia non distrugga anche la stagione turistica di quest’anno e permetta ai turisti di godere delle bellezze della Sardegna.

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