7 Giorni a Lanzarote – Itinerario di viaggio

Lanzarote - Itinerario

Se state pensando ad un viaggio fuori stagione, per sfuggire dal caos della città, dalle temperature troppo basse e dalla solita routine, Lanzarote è la meta perfetta. Lo scorso marzo, dopo un periodo particolarmente stressante (uno dei miei psicologi si era appena laureato e io sono molto empatico), ho scelto questa bella isola dell’arcipelago canario per una fuga d'inverno ed è stata una delle scelte migliori che abbia mai fatto (e ne faccio parecchie modestamente).

Ho soggiornato a Lanzarote per una settimana, facendo base in un favoloso appartamento a Guatiza che avevo preventivamente prenotato su Booking.com (CLICCA QUI PER OTTENERE 15€ DI SCONTO).
Da lì, con la mia auto a noleggio, è stato facilissimo spostarsi e visitare tutta l’isola, godendo della sua natura incontaminata, della pace del luogo e del meraviglioso clima già primaverile.


DAY 1: Guatiza, Playa de La Garita e Arrieta


Sono atterrato nella bella Lanzarote a pomeriggio inoltrato, quindi la prima cosa che ho fatto dopo una giornata tra auto, aeroporti e voli è stata raggiungere Guatiza con l’intento di impossessarmi dell’appartamento e riposare finalmente su un vero letto.. ma non è andata esattamente così. Una volta raggiunta la casa e lasciate le valigie non ho resistito alla tentazione di fare un giro nei paraggi, finendo per incantarmi davanti al mare quasi fino ad ora di cena.

A quel punto, con lo stomaco che brontolava, ho cercato un posticino dove cibarmi. Dopo aver scoperto che a Guatiza non era aria (il villaggio è infatti piccolissimo e composto soltanto da abitazioni) ho raggiunto un ristorantino situato tra la strada principale e Playa de La Garita dove ho mangiato la paella più buona dell’isola (e dove sono tornato più volte nella stessa settimana).
A pancia piena ho fatto un breve giro nel centro di Arrieta e poi ho finalmente raggiunto il mio letto deciso a riposarmi in vista dell’indomani.


DAY 2: Costa Teguise, Jardin de Cactus e Playa Famara


Il mattino seguente mi sono diretto a Costa Teguise, cittadina non lontana da Guatiza dove è stato decisamente più semplice fare colazione. La città è a misura di turista, sicuramente una delle migliori per trascorrere una vacanza all’insegna del mare e della tranquillità. Per me è diventata una tappa obbligatoria per colazione, spesa e talvolta per mangiare, in quanto davvero ben provvista di ristorantini di tutti i generi.

Dopo aver pranzato e fatto un giretto tra centro e spiagge mi sono spostato verso il Jardin de Cactus, una tra le principali attrazioni dell’isola. La visita a questo giardino è breve ed economica (è possibile acquistare un biglietto al costo di 5,80€ oppure un biglietto cumulativo che vi permetterà di visitare più di un sito) ma davvero interessante. Al suo interno si trovano oltre 1400 specie di cactus, un caratteristico mulino a vento e un bar (con sedie che non pungono) dove potrete fare una sosta e rilassarvi.

Una volta uscito il sole era ancora alto e la mia voglia di curiosare in giro abbondava, così mi sono spinto verso l’altro lato della costa per concludere la mia prima giornata da turista a Lanzarote guardando il tramonto, tra un surfista e l’altro, a Playa Famara.


DAY 3: Punta Papagayo e Playa Blanca


O anche il giorno in cui i miei psicologi hanno dimenticato la macchina fotografica a casa e mi sono dovuto arrangiare col telefono.
Questa spiaggia si raggiunge attraversando una strada sterrata all’interno di una Riserva Naturale, il che rende il percorso un po’ impervio ma veramente meritevole. La zona è famosa per Playa Papagayo, la spiaggia abbracciata da una scogliera dalla curiosa forma a mezzaluna, ma tutto intorno il resto è altrettanto spettacolare (e meno affollato). Questa spiaggia tende infatti a pullulare di ombrelloni e bagnanti, anche in stagione bassa, motivo per cui vi consiglio dopo averle dato una sbirciatina di spostarvi nelle spiagge vicine, altrettanto belle e selvagge ma più isolate e tranquille.

Cotto dal sole di marzo lascio la spiaggia dopo pranzo per fare tappa a Playa Blanca, dove faccio merenda prima di tornare verso Guatiza per farmi una doccia prima di uscire in cerca di un posticino dove cenare.


DAY 4: Castillo de Santa Barbara, Orzola, Playa Caletón Blanco e Punta Mujeres


Al mio risveglio il quarto giorno mi sorprendono alcuni nuvoloni neri che mi convincono a sfruttare la mattinata per una gita nell’entroterra verso il Castillo de Santa Barbara. Qui oltre al castello è possibile visitare anche il Museo della Pirateria, curioso ed interessante sia per adulti che per bambini.

Da qui percorro un bel tratto di strada nell’interno, curiosando qua e là tra colline e case di contadini, fino a giungere di nuovo sul mare ad Orzola. Questo villaggio è il più a nord dell’isola, da qui partono i traghetti per La Graciosa, piccola isoletta dell’arcipelago Chinijo.

Io faccio una sosta per pranzo e poi, dato che il sole è tornato a splendere, raggiungo la vicina Playa Caletón Blanco. Questa spiaggia, con la sua particolare sabbia bianca, vanta un colore dell'acqua che potrebbe tranquillamente far invidia alle più chiacchierate Maldive.
Non pensate anche voi?

Non ancora contento sfrutto la giornata fino alla fine facendo tappa anche a Punta Mujeres, piccolo villaggio di pescatori che sembra uscito da una cartolina. Se pensate che io stia correndo non fatelo, in realtà a Lanzarote è tutto molto vicino e potrete visitare più luoghi nello stesso giorno in tutta tranquillità.


DAY 5: Jameos del Agua, Mirador del Rio e Guatiza


Altro giorno altro giro.
A questo punto della vacanza decido di dedicarmi alla visita del Jameos del Agua, grotta scavata dalle numerose eruzioni vulcaniche dove oggi c’è un laghetto popolato da granchi albini, una specie unica al mondo. All’interno di questo sito troverete anche il Museo della storia dei vulcani (Casa de los vulcanos), visitabile con lo stesso biglietto. Il museo oltre a essere interessante è anche interattivo in alcuni punti, il che rende la visita davvero piacevole.

Visto che mi trovo non troppo distante dal Mirador del Rio decido di fare del punto panoramico più famoso di Lanzarote la mia prossima tappa. La struttura, opera di Cesare Manrique come quasi tutte le altre sull’isola, è prevalentemente in vetro e perfettamente amalgamata al paesaggio naturale circostante. Quassù potrete consumare una bevanda o un panino al bar con vista oppure concedervi una sosta sulle due terrazze panoramiche che danno su La Graciosa e che tolgono letteralmente il fiato per la bellezza.. e per l’altezza se come me soffrite le vertigini!
Guardate un po’:

A questo punto dopo aver camminato un bel po’ torno verso Guatiza, dove mi godo una piacevole passeggiata tra le saline prima di uscire per cena.


DAY 6: Parco Nazionale Timanfaya, El Golfo e Saline di Janubio


La settimana è agli sgoccioli e non posso certo perdere l’occasione di visitare il Parco Nazionale Timanfaya: la terra dei vulcani. Lanzarote è infatti conosciuta anche per i numerosi vulcani e per le numerose eruzioni che nel corso degli anni hanno contribuito a renderla quella che vediamo oggi. Il paesaggio è incredibile, mentre percorrevo le stradine col muso attaccato al vetro del bus (le visite sono possibili sono accompagnati, in bus o nella variante in cammello) per non perdermi niente la sensazione era quella di trovarmi su Marte.
Guardate queste foto e ditemi se non siete d'accordo:

Una volta conclusa la visita mi sono spostato verso El Golfo, vicino centro abitato famoso per il suo lago verde in riva al mare. Questo paesaggio è stato scelto come set da diversi registi nel corso degli anni, e basta guardare poche immagini per capire come mai:

Dopo aver fatto una passeggiata lungo la scogliera mi fermo a El Golfo anche per pranzo: il pesce vista mare è insuperabile. La strada verso casa è (relativamente) lunga, quindi decido di mettermi in marcia, ma lungo il tragitto finisco per fare un'altra tappa improvvisata alle Saline di Janubio. Tra le ultime saline ancora attive, queste sono probabilmente le più famose. Non sono né un intenditore né un appassionato di salatura, ma non è importante per visitare questo luogo, a rapirvi saranno infatti i colori favolosi delle distese salate che si tuffano verso il mare.


DAY 7: Teguise, Arrecife e Playa de la Garita


Il mio ultimo giorno in terra canaria decido di dedicarlo ai capoluoghi, vecchi e nuovi. Inizio quindi al mattino con Teguise, antico capoluogo nell'entroterra fatto di casette bianche e tranquillità.

Quando mi sposto verso Arrecife, capoluogo attuale affacciato sul mare, la prima cosa a colpirmi è invece la vita che pullula tra le stradine che mi fa scoprire il volto più cosmopolita dell'isola. Faccio anche qui un breve giro passando per le vie centrali, senza tralasciare il castello e concedendomi una sosta per qualche tapas prima di rimettermi in viaggio.

A questo punto, dopo una giornata di cammino, la tentazione di un'ultimo aperitivo al tramonto a Playa de La Garita è troppo forte, e così cedo concedendomi ancora qualche ora di relax in questo paradiso.

Ho però delle valigie da preparare, così una volta ammirato il tramonto mi sposto verso il mio appartamento per riordinare tutto in vista del volo che il mattino seguente mi riporterà alla base. Lasciare Lanzarote non è semplice, soprattutto quando sai che a casa ti accoglierà l'inverno, ma tutto sommato è solo un buon motivo per tornarci appena possibile.

18

Luoghi Visitati

478

Km Percorsi

1524

Foto Scattate

Se state pensando ad un viaggio fuori stagione, per sfuggire dal caos della città, dalle temperature troppo basse e dalla solita routine, Lanzarote è la meta perfetta. Lo scorso marzo, dopo un periodo particolarmente stressante (uno dei miei psicologi si era appena laureato e io sono molto empatico), ho scelto questa bella isola dell’arcipelago canario per una fuga d'inverno ed è stata una delle scelte migliori che abbia mai fatto (e ne faccio parecchie modestamente).

Ho soggiornato a Lanzarote per una settimana, facendo base in un favoloso appartamento a Guatiza che avevo preventivamente prenotato su Booking.com (CLICCA QUI PER OTTENERE 15€ DI SCONTO).
Da lì, con la mia auto a noleggio, è stato facilissimo spostarsi e visitare tutta l’isola, godendo della sua natura incontaminata, della pace del luogo e del meraviglioso clima già primaverile.


DAY 1: Guatiza, Playa de La Garita e Arrieta


Sono atterrato nella bella Lanzarote a pomeriggio inoltrato, quindi la prima cosa che ho fatto dopo una giornata tra auto, aeroporti e voli è stata raggiungere Guatiza con l’intento di impossessarmi dell’appartamento e riposare finalmente su un vero letto.. ma non è andata esattamente così. Una volta raggiunta la casa e lasciate le valigie non ho resistito alla tentazione di fare un giro nei paraggi, finendo per incantarmi davanti al mare quasi fino ad ora di cena.

A quel punto, con lo stomaco che brontolava, ho cercato un posticino dove cibarmi. Dopo aver scoperto che a Guatiza non era aria (il villaggio è infatti piccolissimo e composto soltanto da abitazioni) ho raggiunto un ristorantino situato tra la strada principale e Playa de La Garita dove ho mangiato la paella più buona dell’isola (e dove sono tornato più volte nella stessa settimana).
A pancia piena ho fatto un breve giro nel centro di Arrieta e poi ho finalmente raggiunto il mio letto deciso a riposarmi in vista dell’indomani.


DAY 2: Costa Teguise, Jardin de Cactus e Playa Famara


Il mattino seguente mi sono diretto a Costa Teguise, cittadina non lontana da Guatiza dove è stato decisamente più semplice fare colazione. La città è a misura di turista, sicuramente una delle migliori per trascorrere una vacanza all’insegna del mare e della tranquillità. Per me è diventata una tappa obbligatoria per colazione, spesa e talvolta per mangiare, in quanto davvero ben provvista di ristorantini di tutti i generi.

Dopo aver pranzato e fatto un giretto tra centro e spiagge mi sono spostato verso il Jardin de Cactus, una tra le principali attrazioni dell’isola. La visita a questo giardino è breve ed economica (è possibile acquistare un biglietto al costo di 5,80€ oppure un biglietto cumulativo che vi permetterà di visitare più di un sito) ma davvero interessante. Al suo interno si trovano oltre 1400 specie di cactus, un caratteristico mulino a vento e un bar (con sedie che non pungono) dove potrete fare una sosta e rilassarvi.

Una volta uscito il sole era ancora alto e la mia voglia di curiosare in giro abbondava, così mi sono spinto verso l’altro lato della costa per concludere la mia prima giornata da turista a Lanzarote guardando il tramonto, tra un surfista e l’altro, a Playa Famara.


DAY 3: Punta Papagayo e Playa Blanca


O anche il giorno in cui i miei psicologi hanno dimenticato la macchina fotografica a casa e mi sono dovuto arrangiare col telefono.
Questa spiaggia si raggiunge attraversando una strada sterrata all’interno di una Riserva Naturale, il che rende il percorso un po’ impervio ma veramente meritevole. La zona è famosa per Playa Papagayo, la spiaggia abbracciata da una scogliera dalla curiosa forma a mezzaluna, ma tutto intorno il resto è altrettanto spettacolare (e meno affollato). Questa spiaggia tende infatti a pullulare di ombrelloni e bagnanti, anche in stagione bassa, motivo per cui vi consiglio dopo averle dato una sbirciatina di spostarvi nelle spiagge vicine, altrettanto belle e selvagge ma più isolate e tranquille.

Cotto dal sole di marzo lascio la spiaggia dopo pranzo per fare tappa a Playa Blanca, dove faccio merenda prima di tornare verso Guatiza per farmi una doccia prima di uscire in cerca di un posticino dove cenare.


DAY 4: Castillo de Santa Barbara, Orzola, Playa Caletón Blanco e Punta Mujeres


Al mio risveglio il quarto giorno mi sorprendono alcuni nuvoloni neri che mi convincono a sfruttare la mattinata per una gita nell’entroterra verso il Castillo de Santa Barbara. Qui oltre al castello è possibile visitare anche il Museo della Pirateria, curioso ed interessante sia per adulti che per bambini.

Da qui percorro un bel tratto di strada nell’interno, curiosando qua e là tra colline e case di contadini, fino a giungere di nuovo sul mare ad Orzola. Questo villaggio è il più a nord dell’isola, da qui partono i traghetti per La Graciosa, piccola isoletta dell’arcipelago Chinijo.

Io faccio una sosta per pranzo e poi, dato che il sole è tornato a splendere, raggiungo la vicina Playa Caletón Blanco. Questa spiaggia, con la sua particolare sabbia bianca, vanta un colore dell'acqua che potrebbe tranquillamente far invidia alle più chiacchierate Maldive.
Non pensate anche voi?

Non ancora contento sfrutto la giornata fino alla fine facendo tappa anche a Punta Mujeres, piccolo villaggio di pescatori che sembra uscito da una cartolina. Se pensate che io stia correndo non fatelo, in realtà a Lanzarote è tutto molto vicino e potrete visitare più luoghi nello stesso giorno in tutta tranquillità.


DAY 5: Jameos del Agua, Mirador del Rio e Guatiza


Altro giorno altro giro.
A questo punto della vacanza decido di dedicarmi alla visita del Jameos del Agua, grotta scavata dalle numerose eruzioni vulcaniche dove oggi c’è un laghetto popolato da granchi albini, una specie unica al mondo. All’interno di questo sito troverete anche il Museo della storia dei vulcani (Casa de los vulcanos), visitabile con lo stesso biglietto. Il museo oltre a essere interessante è anche interattivo in alcuni punti, il che rende la visita davvero piacevole.

Visto che mi trovo non troppo distante dal Mirador del Rio decido di fare del punto panoramico più famoso di Lanzarote la mia prossima tappa. La struttura, opera di Cesare Manrique come quasi tutte le altre sull’isola, è prevalentemente in vetro e perfettamente amalgamata al paesaggio naturale circostante. Quassù potrete consumare una bevanda o un panino al bar con vista oppure concedervi una sosta sulle due terrazze panoramiche che danno su La Graciosa e che tolgono letteralmente il fiato per la bellezza.. e per l’altezza se come me soffrite le vertigini!
Guardate un po’:

A questo punto dopo aver camminato un bel po’ torno verso Guatiza, dove mi godo una piacevole passeggiata tra le saline prima di uscire per cena.


DAY 6: Parco Nazionale Timanfaya, El Golfo e Saline di Janubio


La settimana è agli sgoccioli e non posso certo perdere l’occasione di visitare il Parco Nazionale Timanfaya: la terra dei vulcani. Lanzarote è infatti conosciuta anche per i numerosi vulcani e per le numerose eruzioni che nel corso degli anni hanno contribuito a renderla quella che vediamo oggi. Il paesaggio è incredibile, mentre percorrevo le stradine col muso attaccato al vetro del bus (le visite sono possibili sono accompagnati, in bus o nella variante in cammello) per non perdermi niente la sensazione era quella di trovarmi su Marte.
Guardate queste foto e ditemi se non siete d'accordo:

Una volta conclusa la visita mi sono spostato verso El Golfo, vicino centro abitato famoso per il suo lago verde in riva al mare. Questo paesaggio è stato scelto come set da diversi registi nel corso degli anni, e basta guardare poche immagini per capire come mai:

Dopo aver fatto una passeggiata lungo la scogliera mi fermo a El Golfo anche per pranzo: il pesce vista mare è insuperabile. La strada verso casa è (relativamente) lunga, quindi decido di mettermi in marcia, ma lungo il tragitto finisco per fare un'altra tappa improvvisata alle Saline di Janubio. Tra le ultime saline ancora attive, queste sono probabilmente le più famose. Non sono né un intenditore né un appassionato di salatura, ma non è importante per visitare questo luogo, a rapirvi saranno infatti i colori favolosi delle distese salate che si tuffano verso il mare.


DAY 7: Teguise, Arrecife e Playa de la Garita


Il mio ultimo giorno in terra canaria decido di dedicarlo ai capoluoghi, vecchi e nuovi. Inizio quindi al mattino con Teguise, antico capoluogo nell'entroterra fatto di casette bianche e tranquillità.

Quando mi sposto verso Arrecife, capoluogo attuale affacciato sul mare, la prima cosa a colpirmi è invece la vita che pullula tra le stradine che mi fa scoprire il volto più cosmopolita dell'isola. Faccio anche qui un breve giro passando per le vie centrali, senza tralasciare il castello e concedendomi una sosta per qualche tapas prima di rimettermi in viaggio.

A questo punto, dopo una giornata di cammino, la tentazione di un'ultimo aperitivo al tramonto a Playa de La Garita è troppo forte, e così cedo concedendomi ancora qualche ora di relax in questo paradiso.

Ho però delle valigie da preparare, così una volta ammirato il tramonto mi sposto verso il mio appartamento per riordinare tutto in vista del volo che il mattino seguente mi riporterà alla base. Lasciare Lanzarote non è semplice, soprattutto quando sai che a casa ti accoglierà l'inverno, ma tutto sommato è solo un buon motivo per tornarci appena possibile.

Se state pensando ad un viaggio fuori stagione, per sfuggire dal caos della città, dalle temperature troppo basse e dalla solita routine, Lanzarote è la meta perfetta. Lo scorso marzo, dopo un periodo particolarmente stressante (uno dei miei psicologi si era appena laureato e io sono molto empatico), ho scelto questa bella isola dell’arcipelago canario per una fuga d’inverno ed è stata una delle scelte migliori che abbia mai fatto (e ne faccio parecchie modestamente).

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